L’impronta ecologica

© Parc national de la Vanoise - Jacques Perrier

L’impronta ecologica misura la superficie necessaria alla sopravvivenza, in termini di produzione di risorse e di integrazione dei rifiuti prodotti, di un individuo, una popolazione, un’attività o un manufatto.

Per calcolare l’impronta ecologica si considerano 6 categorie (impronte parziali):

  • 1. L’impronta dovuta al carbonio, che rappresenta la superficie di foresta necessaria per assorbire le emissioni di CO2 causate dal consumo di energia fossile e di prodotti manifatturieri. L’impronta di carbonio costituisce la metà dell’impronta ecologica dell’umanità
  • 2. L’impronta dovuta alle colture, che corrisponde alla superficie necessaria per produrre le materie prime destinate al consumo o all’industria
  • 3. L’impronta dovuta ai pascoli, che costituisce la superficie necessaria per produrre il bestiame che fornirà la carne e i prodotti derivati quali latte, uova, cuoio o lana...
  • 4. L’impronta dovuta alle foreste, che corrisponde alla superficie necessaria per rispondere ai bisogni di prodotti legati alla filiera del legno (non si tiene conto del legno come fonte energetica, però si considera quello per la carta)
  • 5. L’impronta dovuta alla pesca, che corrisponde alla superficie necessaria per produrre i pesci e i frutti di mare
  • 6. L’impronta dovuta all’antropizzazione delle terre, che è costituita dalla superficie utilizzata per le città e le infrastrutture umane.

L’impronta ecologica è espressa in ettari globali (gha) per abitante, città, paese o attività. Quest’unità rappresenta la superficie necessaria a una di queste entità per produrre le risorse di cui ha bisogno e per assorbire i rifiuti prodotti.

L’impronta ecologica, quindi, permette di visualizzare il numero di pianeti necessari alla sopravvivenza di un individuo o di una determinata popolazione se tutta la popolazione mondiale adottasse gli stessi stili di vita e di consumo. Questo sistema ha permesso di evidenziare delle differenze tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo.

Per rispettare le capacità di rigenerazione del nostro pianeta (supponendo che la popolazione mondiale non aumenti), ogni abitante deve accontentarsi di 1,8 ettari di superficie. Queste sono le superfici (in gha) consumate, in media, dagli abitanti di alcuni paesi: Pour respecter les capacités de régénération de notre planète (en supposant que la population mondiale n'augmente pas), chaque habitant ne doit pas avoir besoin de plus de 1,8 hectare de superficie. Voici la superficie (en hag) consommée en moyenne par les habitants des pays suivants :

Qatar: 11,70 Emirati Arabi Uniti: 10,7 USA : 9,4 Australia: 6,8 Francia: 5,0 Mondo: 2,7 India: 0,9 Afghanistan: 0,6

Il concetto di impronta ecologica presenta comunque dei limiti, visto che non tiene conto della presenza e delle necessità degli altri esseri viventi, ma soltanto di quelle degli uomini.

Di seguito, trovate i link verso alcuni siti in potrete calcolare la vostra impronta ecologica o verso documenti che vi permetteranno di approfondire l’argomento.

Calcolo (siti in lingua francese e inglese):

Calcolo WWF :
http://calculators.ecolife.be/fr/calculator/calculez-votre-empreinte-%C3%A9cologique
Impronta ecologica + impronta di carbonio, basato sulla montagna, per tutti (ludico):
http://www.mountain-riders.org/QCM/
In inglese, impronta per nazione, città, persona:
http://www.footprintnetwork.org/fr/index.php/GFN/
http://www.footprintnetwork.org/fr/index.php/GFN/page/calculators/
Calcolo e spiegazione impronta ecologica, per adulti:
http://www.passerelleco.info/IMG/pdf/Empreinte_Ecologique_booklet.pdf
Per adulti, in francese tradotto dall’inglese:
http://myfootprint.org/fr/visitor_information/
Dice bilancio di carbonio, ma impronta ecologica completa per adulti:
http://www.bilancarbonepersonnel.org/index.php?type_page=generique&page=accueil
Per tutti:
http://archives.universcience.fr/francais/ala_cite/expositions/developpement-durable/calcul-empreinte-ecologique/index.html

Documenti: - Relazione governativa “une expertise de l'empreinte écologique” - Newsletter del WWF

Sono nati anche altri due concetti di impronta: l’impronta di carbonio e l’impronta idrica.

L’impronta di carbonio

L’impronta di carbonio rappresenta la quantità di emissioni di anidride carbonica (CO2) generata da una persona, una città, un’impresa o un’attività. Effettuare il bilancio del carbonio permette di rendersi conto della quantità di anidride carbonica emessa, ad esempio, per un viaggio di x chilometri in auto e di paragonarlo ad altri mezzi di trasporto.

Una famiglia francese emette circa 16,4 tonnellate di CO2 l’anno (studio ADEME, 2005). In termini di emissioni, una tonnellata di CO2 equivalente corrisponde a:

  • 6 mesi di riscaldamento a gas di un appartamento di 3 vani a Parigi
  • oppure un volo sola andata Parigi-New York
  • oppure 80 andata-ritorno Parigi-Londra in treno
  • oppure 10 voli andata-ritorno Parigi-Londra
  • oppure 7.000 km in Twingo su percorso urbano
  • oppure 4.200 km in SUV su percorso urbano

Il calcolo del bilancio di carbonio permette inoltre di compensare le nostre emissioni di CO2. Ad esempio, alcuni enti propongono di compensare la quantità di anidride carbonica emessa durante un viaggio con una somma in denaro che serva, per esempio, a piantare gli alberi necessari ad assorbirla.

Qui sotto trovate alcuni link verso siti che vi permetteranno di calcolare le vostre emissioni di carbonio:

ADEME : http://www.ademe.fr/climact/

Calcolo della quantità di CO2 emessa da situazioni diverse (nessun obbligo di compensazione):
http://www.actioncarbone.org/index.php/fr/calculer/131

Coach Carbone realizzato dall'ADEME e dalla “Fondation pour la Nature et l'homme”:
http://www.coachcarbone.org/

L’impronta idrica

L’impronta idrica è un indicatore che permette di calcolare la quantità di acqua necessaria per produrre un bene o un servizio. Si calcola il volume diretto o indiretto dell’acqua necessaria durante tutte le fasi dalla produzione al consumo. In Francia, le colture agricole costituiscono l’86% del consumo d’acqua. L’impronta idrica media di un consumatore francese è di 1.786 m3 annui, cioè l’equivalente del volume interno di 2 Boeing 747. Il 40% di questa impronta idrica è situata al di fuori dalla Francia (questa cifra rappresenta l’acqua necessaria alla produzione dei prodotti importati).

Ecco alcuni esempi di impronte idriche: Sono necessari 16 mila litri d’acqua per produrre un chilogrammo di bue. Sono necessari 140 mila litri d’acqua per produrre una tazza di caffè. L’impronta idrica della Cina è di circa 700 m3 annui per abitante. Solo il 7% dell’impronta idrica cinese si trova fuori dalla Cina. Il Giappone, con un’impronta idrica di 1.150 m3 annui per abitante, ha circa il 65% dell’impronta idrica globale fuori dai propri confini. Gli Stati Uniti hanno un’impronta idrica di 2.500 m3 annui per abitante. L’impronta idrica del consumo francese è di 1.875 m3 annui per abitante. Quasi il 40% di quest’impronta idrica si trova fuori dalla Francia. (fonte: waterfootprint ).

Di seguito, trovate i link verso alcuni siti in cui potrete calcolare la vostra impronta idrica o verso documenti che vi permetteranno di approfondire l’argomento (siti in lingua francese e inglese).